Un’opportunità per i nuclei familiari ad aprile: come l’aggiornamento dell’Isee può aumentare l’importo dell’assegno unico.
L’assegno unico rappresenta un pilastro nell’ambito delle politiche sociali italiane, volto a fornire un supporto economico ai genitori fino al compimento dei 21 anni dei figli, estendendo il beneficio senza limiti di età per i figli con disabilità.
La determinazione dell’importo di tale sostegno dipende dall’Isee. Si tratta di un indicatore che valuta la situazione economica di una famiglia basandosi sui redditi e i patrimoni degli ultimi due anni. Tuttavia, questa “fotografia” economica, come riportato da Tg24.sky.it, può non essere aggiornata rispetto alle condizioni correnti. Ciò, soprattutto, in caso di un recente peggioramento finanziario del nucleo familiare.
Aggiornare l’Isee per aumentare l’assegno unico: come fare
Per le famiglie che hanno sperimentato un decremento significativo delle loro condizioni economiche, esiste la possibilità di richiedere un Isee “corrente”, adatto a riflettere tali variazioni.
Diversamente dall’Isee ordinario, l’Isee corrente prende in considerazione i redditi e i patrimoni dell’ultimo anno o degli ultimi due mesi, fornendo così un quadro più attuale della situazione finanziaria di un nucleo.
L’aggiornamento a questo indicatore, possibile dal 1° aprile di ogni anno, può incidere notevolmente sull’importo dell’assegno unico di aprile, rendendolo più congruo alle effettive necessità dei beneficiari.
Questa opportunità si rivela particolarmente vantaggiosa per quelle famiglie che, tra il 2022 e il 2023, hanno subito un peggioramento della loro condizione patrimoniale, consentendo loro di accedere a un importo dell’assegno maggiorato.
Il ruolo dell’Isee sugli importi
L’importo dell’assegno unico varia in funzione dell’Isee presentato, con una quota che oscilla tra un massimo di 199,4 euro per figlio in famiglie con Isee fino a 17.090,61 euro, fino a un minimo di 57 euro per figlio in famiglie con Isee pari o superiore a 45.574,96 euro.
Il contributo dell’assegno unico può inoltre essere incrementato sulla base di specifiche condizioni. Come, ad esempio, la presenza di nuclei numerosi, madri giovani, famiglie con quattro o più figli e figli con disabilità. Queste maggiorazioni mirano a compensare le eventuali perdite economiche subite dal nucleo familiare, garantendo un sostegno adeguato alla loro situazione.